martedì 10 novembre 2009

I GIORNI DI UNA VITA



C'è sempre la possibilità di vedere un po' di luce anche nel tunnel più lungo e buio che si possa immaginare. A volte basterebbe solo fare un passo avanti.
All'inizio di quest'anno di luce ne vedevo ben poca.
"Fra poco inizia un corso di fotografia, ti iscrivi?" e alle mie rimostranze: "Ormai ti ho iscritto io e devi venire per forza!" Non sapevo che queste parole mi avrebbero permesso di conoscere un mondo di appassionati di "scrittura con la luce" che non avrei pensato nemmeno di sfiorare. Ho imparato tante cose dagli amici soci del Fotoclub, non basta inquadrare e scattare (tanto fa tutto la macchinetta), è con il cuore che si scattano le foto (anche se la qualità dell'attrezzatura è fondamentale).
Sono finita, come Alice, in un paese incantato. Mai avrei pensato di avere il coraggio di vedere proiettate  e commentate le mie immagini durante le riunioni settimanali del fotoclub, esposte ad un pubblico di persone in carne ed ossa (certo, sul web è tutta un'altra cosa), mai avrei pensato di fare una mostra con le mie foto. Queste sì che son soddisfazioni; chi mi conosce sa che ora sono una Anna diversa, sicuramente complessa da comprendere, perchè ammetto di non aprire facilmente il mio cuore (e perchè a volte ritengo, con presunzione, che molte persone non sappiano vedere al di là del proprio naso).
Poi...il mare, la nascita e il rafforzamento di un'amicizia, l'immancabile delusione sentimentale che fa cercare conforto (e maggiore struggimento) nell'ascolto di una canzone. E l'esorcizzare quella malinconia con l'idea della mostra. Siamo fotografe? E allora scattiamo e trasmettiamo agli altri ciò che proviamo!!!
E' stata una bellissima e formativa esperienza, anche con gli immancabili screzi di quando tre teste diverse, con diverse esperienze e diversi modi di vedere la vita, devono convergere verso un unico obiettivo.
E' stato bellissimo sentire i commenti dei visitatori, i loro dialoghi su quale foto fosse pienamente integrata nel contesto che volevamo darle e quale invece lo fosse di meno; sentire discutere una coppia su quale fosse la foto preferita di ciascuno; raccogliere le critiche (tutte costruttive).
Peccato che la pioggia che ci ha accompagnato sia sabato che domenica abbia spaventato molte persone (ma quelle a cui tenevamo sono venute quasi tutte, sfidando per noi le intemperie). Anche colui che non perde una mostra del fotoclub, la nostra bellissima e interessatissima (al buffet) mascotte e portafortuna Sean, non è voluto mancare.
Probabilmente se quella persona non mi avesse dato una spinta, quel giorno di marzo, quando non volevo affacciarmi su un mondo sconosciuto e proprio per questo spaventoso, la luce sarebbe stata ancora molto fioca. Ti voglio bene, amica mia, lo sai (forse dici un po' troppe parolacce, ma ti voglio bene lo stesso ).

lunedì 2 novembre 2009

LAVORI IN CORSO

Non si è mai soddisfatti e c'è sempre qualcosa, anche minimo, che si può migliorare. Arriveremo a sabato che ancora ci sarà da sistemare qualche particolare...

In anteprima, dato che sono già state pubblicate altrove, tre immagini ed una sorta di introduzione-spiegazione della mostra.





La mostra è stata realizzata attraverso un progetto nato per gioco, durante un pomeriggio estivo, al ritorno dal mare... proprio quando sembra che le giornate non finiscano mai .. La radio passava le note della canzone I GIORNI DI UNA VITA di Michele Zarrillo mentre Maria Luisa, Anna e Elena, rapite da una nuvola di melanconia hanno deciso di descrivere le loro sensazioni con la complicità della luce.. il messaggio che hanno cercato di trasmettere a coloro che visiteranno la mostra è un messaggio che va ben oltre il significato del testo della canzone, e parla di profonda amicizia, di leggerezza, di solarità..quasi ad esorcizzare la solitudine dei pensieri.
La foto dei gabbiani è la pietra miliare del loro percorso e l'immagine che apre la mostra.