L'haiku è un componimento poetico di origine giapponese,(secolo XVII), composto di tre versi rispettivamente di cinque, sette e cinque sillabe, che trae ispiramento dalla natura, senza troppi fronzoli, senza nessi evidenti tra i versi: la sua lettura regala immagini molto forti e suggestive. Ciò che sembra sgorgato spontaneamente dalla penna del poeta, e quindi frutto di un'ispirazione istantanea, è invece il risultato di giorni di rigido studio.
DUE STRALCI
"L'atmosfera dell'haiku, al pari della prosa di Beckett, è caratterizzata da intime profondità, inaccessibili a una lettura disattenta: è come la punta di un iceberg, che cela un'altra massa di gelo, nascosta e impercettibile."
"L'haiku rivela uno specchio vuoto. Si inscrive nello spazio senza simbolizzare nulla, e senza la pretesa di avere un significato. É un'immagine opaca, priva di riflessi.
Commentare un haiku è dunque impossibile: si può solo dire che, in tutta semplicità, qualcosa avviene, e basta."
QUALCHE HAIKU
Guizza la trota,
sul fondale
scorrono le nuvole.
Questa strada,
nessuno la percorre -
crepuscolo autunnale.
Antico stagno:
una rana vi si getta,
suono d'acqua.
Una brezza soave spira:
sui campi verdi,
ombre di nuvole.
DUE STRALCI
"L'atmosfera dell'haiku, al pari della prosa di Beckett, è caratterizzata da intime profondità, inaccessibili a una lettura disattenta: è come la punta di un iceberg, che cela un'altra massa di gelo, nascosta e impercettibile."
"L'haiku rivela uno specchio vuoto. Si inscrive nello spazio senza simbolizzare nulla, e senza la pretesa di avere un significato. É un'immagine opaca, priva di riflessi.
Commentare un haiku è dunque impossibile: si può solo dire che, in tutta semplicità, qualcosa avviene, e basta."
QUALCHE HAIKU
Guizza la trota,
sul fondale
scorrono le nuvole.
Questa strada,
nessuno la percorre -
crepuscolo autunnale.
Antico stagno:
una rana vi si getta,
suono d'acqua.
Una brezza soave spira:
sui campi verdi,
ombre di nuvole.
Una rosa senza spine
RispondiEliminaProfumo nell'aria
Ora si respira
PB
MMMMMmmmmm ma io credo che questo tipo di poesie abbiano senso e corpo vero solo nella loro lingua originale,le nostre traduzioni le sfibrano e le riducono di molto......insomma tocca imparare il giapposnese!!!
RispondiElimina;-)
quella del commento di prima sono io......
RispondiEliminaElena
;-)
E' vero, Elena, lo penso anch'io.
RispondiEliminaCi vuole una traduzione accurata per dare il senso. Ho indicato alcuni haiku che, per me, hanno mantenuto le suggestioni originali.
Il fatto è che noi usiamo troppe parole, in generale! :)
Grazie di cuore, Pi.
RispondiEliminaPer ora non trovo le parole per rispondere in maniera consona, forse non le troverò per un po' di tempo.
Anch'io mi son dilettato nello scrivere haiku, eccone un paio:
RispondiEliminaNubi d'autunno
cielo scuro di Roma
sopra il Tevere
La tua carne,
d'orchidea selvaggia
raro profumo
Un abbraccio! (e grazie...)
Belli, Mauro.
RispondiEliminaGrazie a te.
Così, appena sveglia, finalmente riesco ad accoglierli senza che la mente cerchi di comprendere e mi lascio penetrare dall'atmosfera! Grazie per aver permesso alla mia giornata di iniziare nella bellezza!
RispondiEliminaCara Anna,
RispondiEliminagrazie per i bellissimi aiku che mi hai dedicato, sono molto belli.
Anche io, "iniziata agli aiku "dalla "buona stella" che è mio fratello Andrea, trassi ispirazione per alcune poesie. Voglio dedicartene una, che secondo me, si confà ai "colori" di sfondo del tuo template,e del tuo blog. Eccola qui:
Incanto, notte.
Cielo animato.
Azzurro, Blu.
Chiarore splendente.
Ti piace? Baci. Stefaninsonne.