giovedì 2 aprile 2009

PACE A TE


2 aprile 2005. Il mondo col fiato sospeso, gli occhi a quella finestra...
Si può credere o non credere, professarsi atei, agnostici o cattolici (praticanti o praticanti per finta). Fatto sta che Karol Wojtyla è stato un grande personaggio storico ed ha dimostrato di essere un grande uomo pieno di coraggio e di amore per il prossimo, senza paura di mostrarsi persino quando era debole ed indifeso, persino quando non riusciva più a parlare, con il pensiero rivolto ai suoi ragazzi a poche ore dalla fine, quei ragazzi che non hanno abbandonato Piazza San Pietro, che non lo hanno lasciato solo.
Non posso definirmi praticante, non sento il bisogno di esternare in un luogo apposito qualcosa che sento profondamente dentro di me. Ma quella sera ho pianto. Le lacrime scendevano giù da sole, inarrestabili. Fissavo le immagini in televisione e le mie lacrime si confondevano con quelle di coloro che piangevano nella Piazza. Conservo ancora ciò che resta della candela rosa a forma di cuore che ho acceso in quel periodo, la tengo nel cassetto, chiusa nella sua scatolina.

 





Qui un altro bellissimo video in memoria.

5 commenti:

  1. Io sono di religione buddista,ma ricordo esattamente il mio stato d'animo in quel momento...direi che mi sentivo come sospesa,turbata...
    Tu come stai?
    Un bacione.Kiara

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  2. credo che tutto il mondo,credente e non, abbiamo versato una lacrima per questo "UOMO"
    un abbraccio

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  3. Ciao Anna
    ti ho trovata dalla mia amica Felicetta, brava stai risolvendo i rebus, dai che gareggiamo insieme.
    In questo periodo Felicetta sta sistemando il P.C. ci manca tanto, speriamo ritorni presto.
    Ciao carissima

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  4. io non sono di nessuna religione.

    Ho apprezzato Karol Wojtyla in certi passaggi della sua vita, in altri meno.
    Era comunque una personalità forte,e lo ha dimostrato fino alla fine.

    mi spiace non averlo ricordato, quel 2 aprile anche io ho dedicato un pensiero ad un uomo che si spegneva ed aveva dato tanto di sè al mondo intero

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  5. Ciao Anna,
    nonostante lo avessimo qui, a meno di 10 km, soprattutto d'estate, a Castelgandolfo, io non sono mai andata a trovarlo, ma voglio sperare che quando diceva "io vi ho cercato, e oggi voi siete venuti a cercarmi" ..lui parlasse anche di me,o meglio , lui parli di me, oggi. Ieri non ho voluto mai andare a trovarlo...perchè da ragazzina e da adolescente, e anche fino a pochi anni fa, non capivo. Non capivo, scettica allora come oggi, l'utilità di andare a presenziare a qualcosa che non ritenevo utile , ma piuttosto una perdita di tempo, di energia e soprattutto di creatività, ( infatti, come ti dissi giorni fa, io ho sempre sentito, da bambina, da ragazzina e da adolescente che andare a messa e agli incontri dell'Azione Cattolica era una perdita di tempo)..non capivo per quei motivi ,che, nonostante ogni resistenza o pre-giudizio, il cuore davvero intuitivo e libero dovrebbe saper discernere al volo le grandi persone dalle mediocri persone. Attraverso la comprensione del messaggio simbolico e concreto che la loro vita comunica, (solo se se la loro vita autenticamente diventa spontaneo e autentico esempio di come sia possibile e gratificante vivere un' esistenza dedicandola alla costruzione di un progetto che da ideale diviene vita quotidiana.... vissuta coerentemente e pienamente). Giovanni Paolo II ha fatto questo, ed è per questo è una personalità viva e vivente nella memoria di tanti di noi nonostante la sua morte. E' una figura di riferimento più di ogni altra personalità recentemente vissuta ai nostri tempi.

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