lunedì 23 giugno 2008

Quellocheigatti
Incipit

Anke era in cucina e stava tirando fuori l'arrosto dal forno quando udì come dal nulla un miagolio lamentevole. Andò alla finestra e vide sul davanzale, fra i vasi di gerani, un piccolo animaletto, magro, striato, e si commosse.

Un estratto
In un giornale londinese nel 1900 fu pubblicata questa inserzione: "Anziana signora cerca giovanotto ben educato e ben vestito che tenga quotidianamente compagnia per un paio d'ore a un gatto dalla salute delicata".

3 commenti:

  1. Cara cuginanna, devo calorosamente ribadire la mia posizione nei confronti degli autori di librigatti...
    Io dico: che facciano libri scintillanti e davvero ben scritti, o che ci pensino bene nel pubblicare banalità come "era in cucina e stava togliendo l'arrosto dal forno" ..."miagolio lamentevole" etc..etc!!!.
    Non so, non mi comunicano niente di non già visto e sentito altrove certi libri (forse per i bambini è un linguaggio accettabile e gradito, ma bada che anche i bambini si meritano che il loro immaginario venga acceso!!
    Attraverso i libri vogliono, e devono, consolidare la loro predisposizione a meravigliarsi e a provare emozioni ricche di senso, uniche, originali e significative.) Qui l'autrice parte con il tristo deja-vu.
    Non ho letto il resto, ma parte mediocremente, mi pare.
    ...A te dà emozione, a te piace sta' roba quà, tanto da comprarla, da spenderci i soldi????
    Mi spiace mandarla giù dura così, sono una pessima critica, ma di solito (con chi lo merita) sono equa e solidale!!
    Ti mancavano i miei logocommenti.. (alias:commenti logorroici)..eccoti dunque accontentata! Ciao ciao da STEFANIK

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  2. Io,cara Stefania, leggo di tutto, come ben sai.
    Non c'è giorno della mia vita in cui non ho un libro in borsa, nella macchina o sul comodino (talvolta anche contemporaneamente, tre diversi!)
    Un libro è come un amico: a volte con lui si sente il bisogno di ridere per non pensare alla quotidianità, a volte abbiamo bisogno di uno specchio che ci faccia riflettere sulla gravità delle nostre azioni, a volte abbiamo bisogno di essere guidati a vedere la realtà con occhi diversi.
    Sì, sono talmente incuriosita da tutto che spesso non mi basta una sola occhiata, o una frase, per giudicare un libro. Lo devo leggere per amarlo, per odiarlo, per sentirlo lontano dai miei pensieri o per sentirlo mio.
    Volutamente ho deciso di non mettere una mia recensione ai libri che leggo. Un incipit, un estratto che mi ha colpito, ed una copertina... tutto ciò che occorre perchè qualcuno, leggendo il mio post, possa essere incuriosito quanto basta per decidere di leggere a sua volta, ed avere le proprie idee sul libro senza essere influenzato dalle mie.
    Per inciso, a tutti capita di togliere un arrosto dal forno, ma non per questo la nostra vita è trista e banale! :-)

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  3. Devo aver esagerato il mio "logocommento"...
    Lo so bene che a te piace leggere varie tipologie di libri e generi letterari, è questo è sinonimo di una mente ricettiva e sensibile,
    ti chiedo scusa se ti sei sentita offesa in effetti non posso commentare su argomenti delicati e personali
    es:come un altro spende i suoi soldi, questo da parte mia è veramente maleducato anche se ho molta confidenza con te e nel linguaggio corrente - a voce- ne parliamo di queste cose ...ma non posso in un blog che leggono tutti, lo so, scusa!
    Io ce l'avevo principalmete con questi autori , comunque, perchè credo sia facile per chiunque vendere libri se affronta temi così...
    (censura.)
    Ciao Stefanik

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