lunedì 30 giugno 2008

Passerà, oh, se passerà!

Una delle prime modifiche che ho fatto al template quando l'ho adottato è stata quella di togliere i campi "odio" ed "amo", che ritengo superflui.
Ma c'è qualcosa che odio profondamente, che può destabilizzare addirittura un'amicizia perchè rappresenta una totale mancanza di sensibilità nei miei confronti da parte di chi mi conosce (o dovrebbe conoscermi).
E' sentirmi dire, di punto in bianco la frase
"Vacci da sola, no?" dalla persona a cui ho chiesto di accompagnarmi. Dal mio punto di vista è come se mi venisse detto "Ho di meglio da fare, arrangiati". E' più forte di me, è un affronto personale. E, mi spiace,mi chiudo finchè non mi è passata, se mi passa.

E visto che siamo in tema, tanto poi lo so che mi passerà, che razza di piano telefonico è quello che non permette di mandare 2 messaggi 2 di risposta? Con il mio gestore costano 30 centesimi, meno di un caffè!
Non sono per niente amabile oggi, sono
arrabbiata. Non sopporto questo nodo in gola che non va né su né giù.

3 commenti:

  1. Mi scusi, ma invece di arrabbiarsi perchè non scrive lei un terzo sms alla persona che l'ha "ferita" esplicitando chiaramente il suo stato d'animo? Per quanto concerne la frase "vacci da sola? No?", anche in questo caso risponda al mittente per le rima; abbiamo la dialettica, usiamola! é brutto ed inutile arrabbiarsi quando si potrebbe intervenire direttamente con le parole per far comprendere i propri sentimenti.
    Buona notte, e che Dio ce l'accresca!

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  2. Riflettevo sul nome che hai dato al post (e non a caso): peli superflui.

    Il pelo superfluo è ...l'ansia, la preoccupazione per le cose, per le persone.

    .. Spesso si tratta di un peso inutile.

    Dal bellissimo"La vita spiegata ai miei figli" di Anne Bacus Lindroth ho tratto queste parole:

    Le emozioni ci invadono senza tregua: rabbia, risentimento, piacere, compiacimento, delusione, offesa, etc..ci sono, e fanno parte della realtà. ...Vanno via da sole, a condizione di non alimentarle, di non rimuginare per ingigantirle.

    Le emozioni si nutrono di pensieri ("Quando penso che non è venuto,che ha avuto il coraggio di farmi questo, con tutto quello che ci siamo detti l'altro giorno...e io che mi fidavo.."). Io sono la mia emozione. ..e quando sto nell'emozione, vedo più nulla neutralmente.

    "Ci immaginiamo una montagna
    E dalla montagna
    esce un topolino".

    ..E se provassimo a rifare la nostra scala dei valori e a mettere in cima quello che conta sul serio?

    Non ci manca niente: E' tutto qui.

    Lo sforzo sta nel sopprimere.

    Sopprimere innanzitutto l'ansia per le persone e le cose.

    "A una giovane quercia, mi sono
    appoggiato
    pensando che avrebbe resistito.
    Aihmè si è piegata.
    Come l'amore mio si è spezzata."

    Non potete mai contare interamente su un altro. E' un essere umano e pertanto fallibile.
    Già contare su se stessi è un bel problema...

    Ci rallegriamo o ci lamentiamo delle circostanze mentre non ne conosciamo ancora le conseguenze. Abbiamo la vista corta.

    Pensiamo come se le idee o le opinioni potessero sostiutire la realtà, mentre la reltà non si discute: è.

    Quando le idee non collimano con la realtà, bisogna rimetterle in discussione , cercare il vero e liberarci dalle illusioni che fanno da schermo tra noi e il mondo.

    Che cosa richiede da noi l'avvenimento?

    Rispondere, agire, non significa recriminare.

    Agire significa essere in ciò che si fa, accettando che ci sono cose che non possiamo cambiare e non tutto dipende da noi.

    Agire invece di reagire vuol dire anche far posto all'altro. L'altro è diverso, è estraneo, e ognuno di noi "parla una propria lingua".

    L'azione pensata ci fa capire come comunicare, non basta fermarsi alla pelle: bisogna correre il rischio di incontrare l'altro nella sua diversità e complessità.

    Impariamo poi che non tutto è possibile, e che non tutto il possibile è desiderabile.

    Non aggrappiamoci. Ci piacerebbe conservare quello che possediamo, la gente cui vogliamo bene, fermare la corsa della vita, ma non funziona.

    Facciamo pure il possibile per proteggere ciò che conta per noi, ma se non possiamo fare nulla, accettiamo quello che la vita ci toglie, e ringraziamo per quello che ci offre.

    Buonanotte, da Stefaninsonne!!! Bevo troppi caffè e leggo troppa Anne Bacus-Lindroth!!

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  3. Stefaninsonne, bellissimo commento. Ed è tutto molto vero. Magari fossimo così obiettivi quando siamo profondamente coinvolti e non vediamo al di là del nostro naso!

    Utenteanonimo, il mio carattere è questo. Preferisco aspettare che mi passi, prima di parlare, perchè se parlo quando sono in questo stato d'animo potrei dire cose di cui poi mi pentirei. Quando sono ferita reagisco d'istinto e mordo.

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